mercoledì 26 settembre 2012

Conclusioni: con l'Umanesimo e il Rinascimento si giunge all'individual subjective expression?



Durante l’Umanesimo e il Rinascimento, la questione della mimèsi si inserisce all’interno di una disputa, quella tra antichi e moderni, che diventa il pretesto per porre in discussione l’appropriazione, la produzione e la distribuzione di modelli e prodotti culturali. Si tratta di una vera e propria “guerriglia culturale” in cui la posta in gioco è la possibilità di esprimersi soggettivamente e individualmente (individual subjective expression).  

La disputa si esprime attraverso due posizioni che sembrano diametralmente opposte: 

  • da un lato c’è la possibilità di fare riferimento a modelli esemplari come quelli del periodo classico;
  • dall’altro la possibilità di rappresentare nella modalità più perfetta la natura attraverso la ricerca scientifica.  
Se nel primo caso da imitazione della natura si passa a imitazione delle rappresentazioni degli antichi considerate le più perfette, nel secondo si rimane all’interno dell’oggetto “natura” e si cerca di rappresentarla nel modo più fedele possibile.

La questione è però leggermente più complessa. Non si tratta solo di una differenza tra il riferirsi a un modello o direttamente alla natura, ma di un qualcosa di più importante: si tratta di una graduale forma di emancipazione dall’autorità degli antichi in modo tale che l’uomo possa, attraverso le proprie competenze, re-interpretare le considerazioni tramandate

Attraverso questa interpretazione della disputa, personalità come Leonardo e Alberti possono essere posti sullo stesso livello di Girolamo Fracastoro, Gianfrancesco Pico della Mirandola, Pietro Bembo, Poggio Bracciolini e Lorenzo Valla dal momento che in tutti questi casi centrale è la questione dell’auctoritas. La possibilità di giudizio, di rifarsi o meno a un modello di riferimento, di sperimentare è un qualcosa che va in una direzione opposta alla funzione di chi produce e distribuisce i modelli, ovvero della Chiesa, l’Auctoritas. 
 
Svincolarsi da questa significa decidere indipendentemente di scegliere un modello oppure no, ma soprattutto anche nel caso della ripresa di un modello antico, come quello ciceroniano, nulla impedisce all’artista di superarlo nel confronto e nel dialogo con questo. Insomma, come afferma Poliziano, l’artista grazie al suo talento può continuare a essere se stesso pur facendo riferimento a uno o più modelli antichi

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